Nulla è per sempre
L’umanità, sin dai suoi albori, si è interrogata sulla natura e il significato del tempo, un concetto spesso descritto come elusivo dalla scienza e dalla filosofia. Lo scopo del libro “I tre volti del tempo” (Dedalo) di Sauro Succi, fisico e ingegnere italiano, è quello di leggerlo alla luce degli sviluppi della scienza dei sistemi complessi, per mostrare come il mistero “tempo” sia meno misterioso di quello che si pensi
Nel volume “I tre volti del tempo” (Dedalo), scritto dal fisico e ingegnere Sauro Succi, l’autore sostiene che il passo fondamentale è di non pensare a un tempo unico, ma sotto tre forme diverse: fisico, biologico e psicologico. Naturalmente, questi tre tempi non sono indipendenti, ma ognuno di essi presenta caratteristiche proprie, con possibili correlazioni con gli altri. Oggi si parla anche di un quarto tempo direttamente connesso a quello dell’Intelligenza artificiale. Ma si legge nel libro che un gruppo ristretto di fisici teorici affermi, invece, che il tempo non esiste.
Entrando nel merito dell’analisi dell’autore, il tempo da noi percepito presenta due caratteristiche fondamentali: è finito, cioè non dura in eterno e, in secondo luogo, scorre in un solo senso, dal passato al futuro, attraversando il presente. Due aspetti che impattano in maniera fondamentale non solo sulla nostra vita pratica, ma anche sulla stessa condizione umana. “Nulla è per sempre (neanche i diamanti), c’è una sponda finale sulla quale, per dirla alla Dylan, anche l’ultima onda dell’oceano finisce per infrangersi” scrive Succi nell’introduzione. La sua unidirezionalità, il fatto che scorre solo in avanti, implica che non c’è modo di tornare indietro.
Non stupisce pertanto che l’uomo si sia interrogato da sempre su di esso. Ma facciamo un piccolo passo in avanti e cerchiamo di capire quali sono le tre letture che dà l’autore: il tempo fisico è quello che ci serve a formare un quadro quanto più possibile oggettivo dei fenomeni naturali, segna e misura l’evoluzione dei fenomeni nel mondo così come decritti dalle tre macchine fondamentali: quella classica di Newton, quella relativistica di Einstein e quella quantistica di Planck. A tali fenomeni viene attribuita una natura oggettiva, indipendente dall’osservatore.
Il tempo biologico è basato su complessi meccanismi di natura chimico fisica, che scandiscono i processi di crescita, di mantenimento e decadimento del nostro organismo. Per quanto ne sappiamo, tali meccanismi obbediscono alle stesse leggi descritte dal tempo fisico, ma la loro complessità è tale da conferirgli delle caratteristiche proprie: “Basta pensare che non tutti invecchiamo alla stessa maniera, in ciascuno di noi il tempo biologico si allinea in maniera diversa a quello fisico”.
Il tempo psicologico, infine, è quello che scandisce il flusso dei nostri pensieri. Pur basato anch’esso sui meccanismi chimico-fisici, scaturisce da un ulteriore salto di complessità che si opera all’interno del nostro cervello. “Prova ne sia la capacità di astrarre, prevedere eventi, e più in generale di immaginare e concepire mondi mai visti prima e talora addirittura di realizzarli”, aggiunge l’autore. “Se dunque il tempo fisico necessità di ordine per sequenziare gli eventi in maniera logicamente connessa, potremmo azzardare l’idea che quello psicologico apra spazi ad un disordine costruttivo che sta alla base di tanti processi inventivi di cui la nostra specie si dimostra capace”.
Quest’ultimo è quello più esposto dei tre al confronto tra Intelligenza naturale e artificiale perché ci consente di fare ciò che consideriamo proprio della specie umana: immaginare mondi nuovi o, alla maniera di Van Gogh “sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno”.
Per concludere, nel saggio, Succi offre una prospettiva affascinante su uno dei concetti più enigmatici dell’Universo, aprendo nuove strade al dialogo tra scienze naturali e scienze umane e ci dà una “lente nuova” attraverso cui provare a osservare la realtà.
Titolo: I tre volti del tempo
Categoria: Saggi
Autore: Sauro Succi
Editore: Dedalo
Pagine: 141
Prezzo: 17.00